sabato 11 ottobre 2014

Pro Vercelli-Spezia 1-0

Rete: 24'st rig. Marchi

PRO VERCELLI  (4-3-3): Russo; Germano, Cosenza, Coly, Scaglia; Scavona, Ronaldo, Ardizzone (11'st Belloni); Di Roberto (11'st Di Roberto), Marchi, Fabiano (33'st Matute). 
All. Scazzola
SPEZIA  (3-5-2): Chichizola; Piccolo, Ceccarelli, Valentini (34'st Cisotti); De Col, Canadija, Juande, Acampora (34'st Giannetti), Migliore; Situm, Catellani. 

All. Bjelica

Arbitro: Di Paolo di Avezzano

NoteAmmoniti: Ardizzoni, Valentini, Acampora. Recupero: 0'(pt), 4'(st). Note: circa 2500 spettatori, 150 dalla Liguria. Cielo nuvoloso, temperatura intorno ai 18°c. 

Commento: Spezia con tante defezioni per questa trasferta piemontese. Sono ben 10 gli indisponibili tra infortunati, squalificati e giocatori impegnati con le nazionali, così mister Bjelica lancia dal primo minuto Acampora e Canadjija all'esordio. Dopo una prima frazione equilibrata e senza grosse occasioni, in cui lo Spezia dà comunque l'impressione di tenere piuttosto bene il campo, nella ripresa il match si vivacizza proprio grazie agli aquilotti che al 3' hanno la possibilità di passare: Canadjija salta un avversario e supera di slancio anche Russo in uscita ma il suo sinistro è salvato sulla linea da Cosenza in scivolata. All'11' ancora Spezia vicino alla rete con Acampora che serve Catellani il quale da ottima posizione scarica addosso a Russo, poi sulla ribattuta Situm cicca clamorosamente. Lo Spezia attacca ora con convinzione ma al 23' ci vuole un grande Chichizola per dire no ad una potente conclusione da fuori di Fabiano con palla deviata dal portiere argentino sulla traversa e quindi in corner. Sugli sviluppi del calcio d'angolo il fattaccio che decide l'incontro: Coly si avventa sul pallone e tenta un pallonetto che va sul fondo; sulla slancio lo stesso difensore vercellese e Chichizola si scontrano e per Di Paolo di Avezzano è rigore. Marchi fa 1-0. La botta è tremenda e lo Spezia non riesce più a rimontare anche perché gettandosi avanti presta il fianco al contropiede dei padroni di casa che sprecano due volte la palla del raddoppio. Una sconfitta che fa male perché immeritata.

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