sabato 31 agosto 2013

Juve Stabia-Spezia 1-2

Reti: 2'pt Ebagua, 15'pt Diop, 42'st rig. Ferrari

JUVE STABIA (4-4-2): Branescu, Vitale, Murolo, Di Nunzio, Zampano; Ciancio (37'pt Ghiringhelli), Mezavilla, Doninelli, Suciu (34'st Jidayi); Di Carmine, Diop (29'st Sowe). 
All. Braglia
SPEZIA (4-2-3-1): Leali; Baldanzeddu, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore; Bovo, Moretti; Rivas (27'st Borghese), Sansovini (18'st Ferrari), Catellani (1'st Sammarco); Ebagua. 
All. Stroppa
Arbitro: Pinzani di Empoli

Note: Ammoniti: Murolo, Ebagua. Recupero: 2'(pt), 4'(st). Corner: 4-3
CommentoFinisce 2-1 come nella passata stagione ma questa volta al Menti di Castellammare è lo Spezia a sorridere. I bianchi disputano un match concreto, passando subito a condurre, subendo abbastanza presto il pari e soffrendo nella ripresa costringendo Stroppa a coprirsi. Ma quando sembra che il pareggio sia il massimo che i bianchi possano strappare, arriva la rete (su rigore conquistato e trasformato da Ferrari) che vale la vittoria.
Braglia si affida ad un 4-4-2 con Mezavilla davanti alla difesa ed in attacco alla coppia Di Carmine-Diop. Prima del via presentati i nuovi acquisti della formazione campana, nessuno dei quali scende in campo contro lo Spezia. Stroppa risponde con il consueto 4-2-3-1 (pronto a diventare 4-4-2): Baldanzeddu per l'acciaccato Madonna , Moretti per Porcari e Catellani per Culina le novità rispetto al match d'esordio contro il Cittadella.
Appena il tempo di far leggere il giuramento al capitano della Juve Stabia Mezavilla che lo Spezia si ritrova in vantaggio: Bovo recupera palla e rilancia sulla destra per Rivas che guadagna il fondo e serve al centro il solissimo Ebagua che insacca. Sono passati poco più di due minuti. Ti aspetti l'immediata reazione ma in realtà le 'vespe' impiegano qualche minuto per riordinare le idee dopo la doccia fredda iniziale. Al 13'  Suciu sfiora il palo con un piattone destro ma è solo il preludio al pareggio che arriva 3 minuti più tardi con Diop, abile a girarsi in un fazzoletto beffando Lisuzzo e Leali con un destro potente sotto la traversa.

E' uno Spezia a trazione anteriore ma che deve stare attento a non sguarnire troppo la linea mediana perchè i padroni di casa si infilano che è un piacere negli spazi con Di Carmine e Diop mentre i bianchi sono sempre pericolosi, come al 25' quando Moretti impegna Branescu in angolo. Sul fronte opposto ancora Diop pericoloso sugli sviluppi di un corner. Poco dopo Braglia deve cambiare il claudicante Ciancio con Ghiringhelli.
Nell'intervallo Stroppa infoltisce il centrocampo inserendo Sammarco per Catellani, ma la Juve Stabia parte forte e Leali deve intervenire due volte su altrettanti tiri dal limite di Mezavilla e Di Carmine mentre Ghiringhelli mette fuori da centro area. Il tecnico aquilotto percepisce il momento di difficoltà e prova ad inserire forze fresche cambiando uno spento Sansovini con Ferrari, poi tocca a Borghese per Rivas per un modulo ridisegnato prudentemente secondo un 5-3-2. Braglia dal canto suo prova a forzare là davanti inserendo Sowe e Jidayi. Ora la Juve Stabia spinge a pieno organico mentre gli aquilotti arretrano vistosamente il baricentro. Ma davanti lo Spezia ha qualità e su un ribaltamento la palla arriva in area a Ferrari che la protegge tra Vitale e Di Nunzio, si gira ma viene steso. Calcio di rigore che l'ex veronese realizza freddamente. L'assalto finale in realtà va a sbattere contro la diga bianca che regge l'urto fino al triplice fischio finale.
Tre punti che danno grande morale e forse ad un certo punto insperati ma non c'è dubbio che questo Spezia paia squadra che sa soffrire e stare a galla nei momenti difficili e là davanti, con la qualità che c'è, il gol può sempre arrivare.

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