domenica 30 dicembre 2012

Vicenza-Spezia 2-3

Reti: 26'pt Porcari, 46'pt Benedetti; 12'st Martinelli, 13'st Di Gennaro, 38'st rig. Malonga

VICENZA (4-3-3): Coser; Brighenti, Martinelli, Pisano, Di Matteo (1'st Laczko); Padalino, Giandonato, Castiglia; Semioli (18'st Malonga), Giacomelli, Pinardi (7'st Plasmati).
All. Breda

SPEZIA (4-3-1-2): Iacobucci; Piccini, Benedetti, Goian, Madonna (5'pt Mario Rui); Bovo, Porcari, Mandorlini; Crisetig (5'st Di Gennaro); Okaka, Antenucci (42'st Pasini).
All. Serena

Arbitro: Baracani di Firenze

Note: Ammoniti: Pisano, Antenucci, Giandonato, Brighenti, Porcari, Bovo, Piccini


Commento: dopo due sconfitte consecutive lo Spezia ritrova il successo contro il Vicenza nonostante diverse assenze. Gli aquilotti mostrano di voler scacciare tutte le polemiche interne ed esterne e cercano la prova di carattere in Veneto. La punizione di Porcari che sblocca il risultato è la conseguenza della supremazia dello Spezia condita da alcune palle gol importanti. E dire che la gara era cominciata in salita perchè dopo nemmeno un minuto di gioco un colpo al capo subito da Madonna metteva il terzino aquilotto fuori causa (dentro Mario Rui), aggiungendo difficoltà ad una formazione già rimaneggiata. Dopo il vantaggio lo Spezia avrebbe le occasioni per raddoppiare ma solo all'ultimo minuto della frazione Benedetti trova la capocciata vincente.
Nella ripresa Serena perde subito anche Crisetig, sostituito da Di Gennaro, il Vicenza prova a riaprire il match e ci riesce con Martinelli che batte di testa Iacobucci dopo essere sfuggito alla marcatura, su un calcio piazzato, di Okaka. Palla al centro ed un minuto dopo Di Gennaro rimette lo Spezia a distanza di sicurezza con un bel sinistro dal limite sul palo lontano. Finale col Vicenza all'arrembaggio ma in modo disordinato. Ci vuole un (dubbio) rigore per rimettere tutto in discussione. Malonga non si fa pregare ma nel convulso finale la diga aquilotta regge. 
Spezia che fa dunque il botto di Capodanno con un giorno di anticipo. Chissà se basterà per evitare clamorose rivoluzioni: la palla, in questo senso, passa al patron Volpi.

Nessun commento: