domenica 21 febbraio 2010

Spezia-Carpenedolo 2-1

Reti: 23'pt Padoin (S), 9'st Cintoi (S), 48'Lorenzini G. (C)

SPEZIA (4-4-2): Aprea; Cintoi, Vargas, Milone, Enow; Chianese (Del Padrone 33'st), Padoin, Herzan (Grieco 38'st), Ferrarese; Lazzaro, Moro (Cesarini 27'st).
All. D'Adderio
CARPENEDOLO: Lamacchia, Flena (Valerio 12'st), Ferrato, Bono, Rossini, Ruffini, Bovi, Vignali, Rebecca (Lorenzini P. 23'st), Orlandi (Lorenzini 12'st), Capogna.
All. Rizzardi

Arbitro: Saia di Palermo

Note: Spettatori: 2404 totali (986 paganti + 1308 abbonati). Ammoniti: Vargas (S)

Commento: davanti al Presidente Volpi (che a fine gara dirà cose importanti sul progetto Spezia) i bianchi riprendono la marcia verso la Prima Divisione dopo lo scivolone di Vercelli. Lo fanno attraverso una gara sempre condotta con autorità e nella quale lo Spezia ha messo in mostra in certi frangenti anche trame di gioco piacevoli. Buono comunque l'avvio della giovane squadra ospite che nel primo quarto d'ora imprime un ritmo forsennato e costruisce un paio di situazioni interessanti in area aquilotta. Lo Spezia però è squadra che sa ciò che vuole ed al 23' passa in vantaggio: angolo da destra di uno scatenato Chianese e girata di testa di Padoin che taglia sul primo palo per l'1-0. I ragazzi di D'Adderio sono padroni del campo ed in modo particolare sugli esterni sanno far male al Carpenedolo. In avvio di ripresa il raddoppio con Cintoi che con un sinistro sporco risolve un'azione confusa in area. Gara virtualmente chiusa e passivo che potrebbe essere più pesante per gli ospiti se lo Spezia avesse più cattiveria e precisione in zona gol. Nel finale esordio al Picco per Cesarini che si presenta con un colpo di tacco che sfiora l'incredibile gol; poi tutta una serie di numeri ad effetto che, quando saranno messi al servizio della squadra, potranno davvero essere un valore aggiunto notevole. Ultima giocata del match, la splendida punizione di Giacomo Lorenzini che ha permesso al Carpenedolo di ridurre le distanze. Un 2-1 che vale tre punti sebbene il risultato, alla fine, sia troppo striminzito.

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